La storia di Paolo Netto è preceduta da una "preistoria", che comprende una serie di tentativi, ipotesi di lavoro e riferimenti al genius loci labronico, e dà il via a un lento avvicinamento alle conquiste degli anni ’90 del 1900. Queste a loro volta, sono sottoposte a un processo di verifica e di maturazione fino all’acquisizione della definitiva maturità dell’artista e dell’uomo.   

Volendo seguire integralmente questo percorso, appare opportuno fare un rapido cenno alle origini lontane dell’esperienza artistica di Netto, cogliere le intuizioni di novità che ne hanno suggerito cambiamenti o aggiustamenti di direzione, individuare i riferimenti culturali, le ascendenze e le vicinanze che hanno permesso l’orientamento ideologico e la realizzazione tecnica delle opere mature dell’autore. La partenza del viaggio è di tipo figurativo e riconosce affinità elettive con la tradizione verista  e la lezione macchiaiola che costituivano il panoramica artistico toscano, sopratutto della costa. Tuttavia queste indicazioni, che hanno alimentato le prime esperienze dellautore, non possono delineare la struttura portante della sua personalità artistica, poichè si riferiscono a un episodio iniziale, che non ha esteso la sua influenza molto al di là delle origini e sul quale, abbastanza presto si è innescato un elemento importante di originalità costituito dallinteresse genuino dellautore per gli uomini, la loro storia, le loro necessità.