La superfice dei cartoni è investita, come atto finale, da un colore unico, invadente e coprente, bianco, nero, rosso, arancio, ecc., che suscita una forte sensazione di compattezza e di unità. La monocromia, già intuita e parzialmente realizzata nelle Rivisitazioni e nei Manifesti, diviene ora una scelta obbligata nella ricerca linguistica di Netto, e lo inserisce in un ambito importante della cultura artistica occidentale: